Le temps des cerises

JEAN BAPTISTE CLEMENT (1837-1903)  – Adatt. Italiano Ferrari -Gargini

Quando coglierem ciliegie invitanti
l’allegro usignolo e il merlo festanti
voleranno insieme .
Leggiadra armonia alle belle
e innamorati col sole nel cuor .
Quando canterem l’eta’ del sorriso
vedremo i bei frutti e i fiori sbocciar.

Son brevi pero’ quei giorni cosi’
insieme a sognar guardando i color
ornare i capelli.
Frutti d’amore che foglie
raccolgono a gocce di sangue e candor .
Son brevi quei di’ col sole lassu’
che riscalda il cuor con lieto calor.

Pensate pero’ a quella stagion
e se c’e’ timor dei rimpianti d’amor
fuggite le belle.
Io non ho timor di avere
crudeli dolor ….son pronto a soffrir.
Pensate che se vivremo l’onor
dovremo contar le pene….d’amor

J’aimerai toujours le temps des cerises :
C’est de ce temps-là que je garde au coeur
Une plaie ouverte,
Et dame Fortune, en m’étant offerte,
Ne saurait jamais calmer ma douleur.
J’aimerai toujours le temps des cerises
Et le souvenir que je garde au coeur.

QUESTO CANTO E’ IL PATRIMONIO COMUNE DI TUTTI I FRANCESI ANCOR OGGI.

NESSUNA CONTRADDIZIONE TRA CAMBIAMENTO RIVOLUZIONARIO E AMORE.
TENERO INNO ALLA DEA AMORE, PIU’POETICO DI TANTI ALTRI CANTI.

SCRITTO OLTRE 150 ANNI FA (1867) E PER LA SUA ETA’ NON E’ AFFATTO BANALE O SCONTATO.
ADOTTATA DAI COMUNARDI: LA COMUNE DI PARIGI 1870 QUANDO, PER DIRLA ALLA CARLO MARX ”IL PROLETARIATO (GLI OPERAI) INIZIARONO LA SCALATA AL CIELO”